giovedì 22 maggio 2008

Vediamo chi salta più in alto: La Parola al Campione


Oggi ho avuto l'onore di intervistare Adolfo Lampronti, preparatore atletico della Nazionale di Ginnastica artistica e atleta pluripremiato.
Il prof. Lampronti è un romano acquisito, ferrarese di origine, scende a Roma all'età di 17 anni con la Nazionale di Ginnastica Artistica.
Appena arrivato a Roma, rimane subito affascinato dal complesso monumentale del Foro Italico. Lo ricorda come il Tempio della preparazione atletica, dove si avevano le perfette condizioni per allenarsi nella bellezza; tutti gli edifici erano a disposizione della popolazione, non c'erano cancellate e i bar non erano privati, "... si assaporava il vero gusto dello sport..." - dichiara Adolfo Lampronti.
L'atleta collabora da molti anni nella palestra situata nella foresteria sud e riconosce la " sua " palestra una vera sfida sia dal punto di vista sociale, sia dal punto di vista agonistico.
Nella palestra del Foro Italico si allenano le giovani promesse della Ginnastica Artistica Italiana - racconta Stefania Comotto ( ex allieva di Lampronti, ora insegnante)- la nostre squadre sono sempre sul podio, abbiamo vinto il Gran Prix del 1995 e del 1996, nel 1997 Rivalta Angelica, vince M.S.P. Italia nella Categoria Giovanissimi, solo per citare alcune delle nostre vittorie-
Prima di congedarmi chiedo ad Adolfo Lampronti:
Cosa vorrebbe per la sua palestra?
prof. Lampronti risponde - Vorrei continuare il mio lavoro, stare tranquillo e dare alle gente quello che do da 30 anni. Vorrei lavorare con tranquillità e serenità, in un ambiente psicologicamente pulito e rilassato. Sono felice quando vedo i bambini muoversi liberamente. Qua siamo una grande famiglia e se non ci permetteranno più di esserlo, si spezzerà qualcosa dentro di noi. Nessuno qua lavora per soldi, a stento arriviamo al pareggio ma è un progetto in cui crediamo, siamo gli unici! La nostra palestra è un sogno-.

Adolfo Lapronti mi saluta perchè ha un impegno...deve seguire la Naziona di Nuoto Sincronizzato che si sta allenando a corpo libero nella palestra!!!
Si può permettere di sfrattare i Nostri atleti?
Possiamo stare in silenzio quando le nostra radici vengono bruciate?

Ringrazio il prof. lampronti e spero che ci sia sempre vicino nella nostra battaglia!
Questi atleti, sono sicuro, salteranno più lontano del Coni Servizi S.p.a.

Il Foro Italico agli Italiani!!!

mercoledì 21 maggio 2008

SCARTIAMO LA CARAMELLA


Sono più di 2 anni che l'Obelisco del Foro Italico è incartato con pubblicità che vengono rinnovate e non un'anima viva che esegua il restauro per conto di Coni Servizi S.p.a. Italia Nostra ha invitato i vigili urbani del XX Municipio a controllare che le procedure siano in ordine ( cosa della quale dubito ) non ci sono cartelli di cantiere e in due anni se i lavori si fossero svolti quel Obelisco sarebbe stato restaurato 4 volte.
Che cosa si aspetta a verificare i documenti e a prendere le necessarie decisioni?
Altri 2 anni?


Vice Presidente Italia Nostra Sezione di Roma Vanna Mannucci

giovedì 8 maggio 2008

Memoria collettiva "calpestata"

Youtube, grande piattaforma virtuale dove è possibile caricare filmati accessibili a tutti, offre alcuni spunti di riflessione. Il Foro Italico, i suoi magnifici mosaici e i suoi viali vengono letteralmente distrutti da ragazzi che utilizzano il complesso monumentale come una pista per skate di periferia.
Dopo aver visto questi video sarete essere daccordo con me: " LA NOSTRA MEMORIA COLLETTIVA è CALPESTATA"!
Sicuramente i ragazzi con lo skate sono il male minore che il Foro Italico alleva nel suo seno.



SOTTO QUELLE RUOTE CI SONO DEI MOSAICI!

I Grandi dell'architettura per il Foro Italico: La parola a Paolo Portoghesi

Paolo Portoghesi è nato a Roma nel 1931, dove si laurea in architettura nel 1957. È docente di letteratura italiana all'Università La Sapienza di Roma dal 1962 al 1967 e, dal 1967 al 1977, di storia dell'architettura al Politecnico di Milano dove è poi nominato preside nel 1968. Dal 1995 insegna progettazione architettonica all'Università di Roma. Ha sempre lavorato parallelamente in campo teorico, nella ricerca storica, e come architetto libero professionista, tenendo a mente il riadattamento della memoria storica nella tradizione dell'architettura moderna.

Qualche anno fa il luminare dell'architettura prende posizione per la difesa del Foro Italico, Vediamo cosa dice.....